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I VIAGGI DEL GUSTO - #MADE FOR ME :: EMOZIONI DI UN GIORNO REGIONE PER REGIONE :: * VENETO
I Viaggi Del Gusto UNDER THE TUSCAN SUN

 VENETO DA NON PERDERE

  • PADOVA E LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
  • IN BATTELLO SULLE VILLE DEL BRENTA
  • VERONA LA CITTA' DEGLI INNAMORATI
  • VENEZIA E LE ORME DEI DOGI
  • LE STRADE DEI GRANDI VINI
TUTTI I TOUR GUIDATI : IL VENETO COME LO DESIDERI
 
 VENETO TERRE DI ACQUA E VINI DALLA LAGUNA ALLE DOLOMITI PASSANDO DALLE COLLINE DI VIGNETI   
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VENEZIA: SEDUCENTE FASCINO [......]
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PADOVA: SIGNORILI ESPERIENZE IN TERRE CORTESI [......]
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AMARONE DAL FORNO
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TREVISO
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PROSECCO
 
TREVISO E LE SPUMEGGIANTI TERRE DI PROSECCO [......]
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LE CITTA' 

VENEZIA LA SUA CAPITALE

 

Venezia è la città magica per eccellenza, uno dei palcoscenici più straordinari dove la storia e l'arte si riflettono nelle acque tranquille della Laguna. Qui tutto è romanticismo, poesia, malinconia..Talmente tanto si è scritto di Venezia che pare superfluo ricordare che è una città unica al mondo, e che è stata giustamente posta dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità non solo per le sue ricchezze artistiche, ma anche per la straordinaria compenetrazione tra attività dell'uomo e paesaggio naturale delle lagune. Un unicum, dunque, il cui destino è stato sempre legato all'acqua: quella della laguna e quella del mare. Ogni isola è stata strappata alla sua forza devastante e occulta e l'ambiente, inizialmente ostile, venne compreso, rispettato e modellato con giudizio. Grazie al mare i veneziani hanno sopperito alla mancanza di terre coltivabili, di materie prime, e la flotta nata come strumento di sussistenza si è trasformata in fonte di potenza e ricchezza. Il colore dell'acqua, la sua capacità di riflettere il cielo, le facciate dei palazzi affrescati dai Mayri pittori dell'epoca, Tiziano, Bellini, Giorgione... il colore veneziano che nasce dall'acqua e diviene una peculiarità da contrapporre al disegno fiorentino: anche nell'arte il destino della città legato a quello del suo ambiente. La stessa architettura riprende i temi del mare: le carene delle navi vengono riprese nelle sommità delle chiese, le decorazioni a tortiglione che abbelliscono i portali gotici, i marmi e le statue che adornano su palazzi e case, tutto qui racconta di lontane basi marittime, di proficui commerci, di guerre. Oggi, le pietre di Venezia sono lì come un immenso libro che racconta una grande storia. Per capire a fondo questa città occorre abbandonare i tradizionali percorsi turistici, perdersi in quel labirinto in cui terra e acqua si intrecciano e si fondono continuamente. Perché in ogni stagione Venezia assicura emozionanti incantesimi. E la notte, in quel silenzio misterioso che solo qui è possibile, la città diventa ancora più straordinaria e sognante, lasciandoci il tempo di abbandonarci al romanticismo, alla poesia e alla malinconia

VERONA LA CITTà DI SHAKESPEARE

Seconda città d'arte della regione, Verona mostra con orgoglio i suoi tesori artistici, culturali e naturalistici. Grazie alla sua particolare posizione geografica, sin dall'antichità è stata il più importante crocevia commerciale del Nord Italia, luogo di convergenza di popoli e storie diverse. Gli insediamenti romani, l'epoca dei liberi comuni, la signoria degli Scaligeri, i veneziani e gli austriaci: la storia permea il patrimonio architettonico e artistico di Verona.

Ogni dominazione lasciò la propria impronta che andò a sovrapporsi a quelle precedenti e oggi Verona "è vibrazione, irradiazione, è colore, arte divenuta paesaggio e confusa al paesaggio, miraggio di città romantica", come scrisse Guido Piovene, famoso scrittore e giornalista vicentino. Una città che seduce, come le dolci acque dell'Adige che l'attraversano e, formando un'ansa a C, quasi la stringono in un simbolico abbraccio. 

Verona conserva un aspetto in gran parte medievale, ma là dove è possibile avere una visione panoramica dall'alto ci si accorge che le sue strade sono gli elementi ancora visibili di una struttura urbana ancora romana.Di quella dominazione rimangono tracce fastose come l'Arena, che fa da sfondo alla celebre Piazza Bra. E quello che in passato era il luogo dove combattevano i gladiatori, oggi il più famoso teatro all'aperto del panorama internazionale e ospita una delle stagioni liriche più prestigiose al mondo. E' impossibile, però, citare tutti i capolavori di Verona, che invece vanno scoperti lentamente, magari perdendosi nelle strade cittadine che a volte diventano un labirinto anche per il più abile dei turisti. I suoi palazzi affrescati, i ponti, le chiese, le piazze accompagnano l'ospite in un meraviglioso viaggio nella storia. Ma non si può dire di essere stati a Verona se non si è andati alla Casa di Giulietta, l'eroina romantica della tragedia di Shakespeare, intorno alla quale Verona ha costruito la sua fama di "città dell'amore".  

PADOVA LA DOTTA
Padova, la dotta. La sua Università, una delle più antiche d'Europa, ospitò nel 1492 un professore d'eccezione, Galileo Galilei. Mentre pochi anni più tardi, nel 1501, si iscrisse Copernico, il padre di una delle più grandi rivoluzioni scientifiche.Padova, la religiosa. La sua Basilica di Sant'Antonio è un importantissimo luogo di culto dove ogni anno arrivano in pellegrinaggio migliaia di devoti a venerare le spoglie del santo più amato del mondo.Due volti per una città che conserva intatto il fascino di una storia millenaria, dai paleoveneti fino alla Repubblica Serenissima. Padova è bella da vivere senza fretta, percorrendo le vie del centro e ammirando i gioielli architettonici di cui si è arricchita nel tempo. 

Gioielli che parlano di arte romanica, rinascimentale e neoclassica. 
Prima fra tutti la Cappella degli Scrovegni che conserva all'interno uno dei più importanti cicli di affreschi di Giotto, realizzato tra il 1305 e il 1306 e recentemente restaurato.Oppure il celebre Palazzo della Ragione, un tempo centro giuridico e amministrativo della città, oggi sede espositiva. E ancora il Prato della Valle, che incanta per la sua forma ellittica e per la sua vastità (è una delle piazze più grandi d'Europa con i suoi 90.000 metri quadrati di superficie) e per le emozioni che sa suscitare con quell'isola verde centrale e le 78 statue che la circondano. Mentre lo storico Caffè Pedrocchi è il simbolo della vita culturale e commerciale di Padova. Un edificio di architettura neoclassica dove è piacevole fermarsi per trascorrere una serata speciale, o semplicemente per ammirarne le splendide sale.E' impossibile, però, citare tutte le bellezze di Padova. Una città che di giorno si offre al visitatore con le sue strade, piazze affollate e tanta voglia di vivere. Mentre di notte assume un carattere più romantico e suggestivo. 

Una città che sa sempre raccontare storie bellissime, basta saperle ascoltare.
 
VICENZA ED IL PALLADIO

Dici Vicenza e pensi al Palladio, ai suoi capricci architettonici, al nuovo linguaggio artistico rinascimentale, alla spettacolarità ricercata. In questa città, ai piedi dei Colli Berici, si stabilirono i Veneti e successivamente divenne importante municipio romano col nome di Vicetia.

Ma il periodo di massimo splendore fu quello degli oltre tre secoli di dominazione veneziana, in cui si arricchì di preziose opere architettoniche e diventò uno dei Mayri centri artistici del Veneto e d'Italia. E' la città palladiana per antonomasia, il palco su cui si esibì il genio del giovane architetto padovano Andrea di Pietro della Gondola, detto il Palladio. Il grande maestro, dotato di una sensibilità modernissima, inventò uno stile tutto personale e stupefacente in cui gli elementi architettonici classici antichi venivano ricombinati e trasferiti nel contesto privato. Utilizzando materiali modesti, tanto che ne nacque una "città in bianco e nero, con le tinte di un'acquaforte" come scrisse Guido Piovene.

Nella centrale Piazza dei Signori troneggia la sua costruzione più celebre, edificio simbolo della città: la Basilica Palladiana, costruzione medioevale che l'architetto ristrutturò nel '500 realizzando il doppio ordine, portico e loggia. Il Palladio mise la sua firma anche su altri edifici come la Loggia del Capitanio, Palazzo Barbaran da Porto, Palazzo Chiericati, sede del Museo Civico, Palazzo Valmarana, la Loggetta Palladiana e al Teatro Olimpico, esempio di fissità scenografica, ideato dal Palladio e realizzato da Vincenzo Scamozza.

Ma Vicenza è anche il paesaggio delicato e sfumato dei Colli Berici. Quello poco distante dal centro cittadino accoglie sulla sua sommità la Basilica di Monte Berico, al cui interno è conservata la Cena di S. Gregorio Magno, una delle più grandi opere di Paolo Veronese.Alle porte della città si erge Villa Almerico Capra, conosciuta come La Rotonda, considerata il capolavoro di Andrea Palladio, di cui Goethe scrisse che "mai l'arte architettonica aveva raggiunto un tal grado di magnificenza". 

TREVISO E LA SUA TERRA

Treviso e la sua provincia: un inno alla gioia in cui dominano bellezza e cultura.

"La Marca gioiosa et amorosa", come già anticamente era chiamata, è un armonico equilibrio tra città e campagna. E oggi conserva una dimensione umana grazie al suo lento incedere, quasi scandito dal fluire delle acque dei fiumi Sile e Cagnan. Una città dove è semplicemente piacevole passeggiare ammirando case affrescate, chiese e palazzi. Un'atmosfera magica che prende per mano il turista e lo accompagna nelle "osterie" cittadine per ritrovare il gusto dell'allegria e della cortesia dei trevigiani.Antiche mura veneziane ancora la cingon, e del suo passato Treviso conserva un patrimonio monumentale, storico e artistico di grande valore e dal sapore medievale. 

Come gli eleganti palazzi in Piazza dei Signori, luogo di incontro e di "ciacole" per tutti i trevigiani. Tra questi spicca il Palazzo dei Trecento, edificio del XIII secolo e monumento più rappresentativo della città.Pregevoli le architetture delle chiese. Tra queste il Duomo, ampio complesso dall'imponente facciata neoclassica, la Chiesa domenicana di S. Nicolò e la Chiesa di Santa Caterina dove si ammirano i meravigliosi affreschi della Storia di Sant'Orsola, di Tomaso da Modena.

Passeggiando per il centro storico di Treviso si resta incantati davanti alla Casa dei Carraresi, con la sua sobria facciata romanica e le eleganti bifore e trifore, oggi sede di importanti mostre a livello internazionale. Poco distante è la Loggia dei Cavalieri, una singolare costruzione quadrilatera con archi a tutto sesto su tre lati, poggiati su esili colonne e capitelli in pietra viva.Treviso è molto celebre anche per i suoi affreschi. Le facciate delle dimore di epoca medievale hanno caratteristici motivi geometrici, a finte tappezzerie o a finti mattoni, oppure composizioni figurative a soggetto sacro, allegorico e mitologico. Una città d'arte per vocazione, insomma, un'anima che si lascia scoprire poco a poco, in un gioco di elegante seduzione.

 ROVIGO E LE ACQUE DEL PO

L'antica Rhodigium, oggi Rovigo, nasce come feudo vescovile e la sua struttura urbana testimonia la sua antica storia altomedievale.

I palazzi civili e religiosi che si incontrano nel centro cittadino recano impresso il marchio della Repubblica Serenissima che qui dominò dal XV al XVIII secolo. Tra gli edefici civili si segnalano il bel Palazzo Roncale, risalente al 1500, e il Palazzo dell'Accademia dei Concordi al cui interno si trovano due importanti Pinacoteche. Uno dei più bei palazzi di Rovigo è sicuramente Palazzo Vanezze.

Costruito nel 1715 dall'architetto polesano Agostino Ghiotti, presenta motivi ornamentali tipici del barocco.Della Rovigo medievale sono sopravvissute solo le rovine delle mura del Castello (datate intorno al X secolo) e due torri: la Torre Donà, uno dei segni di riconoscimento della città, e la Torre Mozza. Il Santuario della Beata Vergine del Soccorso, meglio noto come la Rotonda, è una pregevole opera dello Zamberlano, mentre il campanile fu edificato su disegno del Longhena. Il Duomo, dopo aver subito una lunga serie di ricostruzioni, mantiene attualmente l'aspetto barocco, risultato di un rifacimento secondo il progetto di Frigimelica nel 1696.

Il monastero di S. Bartolomeo si trova in uno degli angoli più suggestivi di Rovigo. Vi ha sede il Museo Civico delle civiltà in Polesine che racchiude una ricchissima documentazione archeologica, naturalistica ed etnografica.

Una tappa fondamentale per chi desiderasse avere un'ampia conoscenza dell'ambiente polesano fin dalle sue origini

BELLUNO LA PORTA DELLE DOLOMITI

I Celti la chiamavano "belo-dunum", la città splendente. Belluno è la porta d'ingresso al magico mondo delle Dolomiti. Le montagne che hanno affascinato e ispirato tantissimi artisti, tra cui Dino Buzzati. La bella cittadina è posta su una terrazza rocciosa al centro di una vasta conca percorsa dal fiume Piave, racchiusa a nord dalle Dolomiti feltrine e agordine e a sud dalle Prealpi bellunesi.

Belluno è una città da vivere senza fretta, a piedi, scoprendo i raffinati palazzi di foggia veneziana e passeggiando nelle sue pittoresche piazze fatte a misura d'uomo.

Il suo centro urbano si presenta con la classica architettura della città lagunare: qui però non ci sono calli e campielli, ma costruzioni di una tale leggerezza aerea che hanno valso a Belluno il nome di "piccola Venezia di Montagna". Dal 1404, anno in cui si consegnò spontaneamente alla Repubblica Serenissima, al 1797 la città conobbe un periodo di grande splendore artistico ed economico. Ne sono testimonianza i bellissimi palazzi che si incontrano in Piazza del Duomo, oggi cuore della vita culturale e politica di Belluno: il Palazzo di Giustizia, il Vescovado vecchio, il Palazzo dei Rettori e il Palazzo Rosso, oggi sede del Municipio. Accanto si può ammirare la Basilica dedicata a Santa Maria Assunta e San Martino Vescovo, progettata da Tullio Lombardo. All'interno, opere pittoriche di Cesare Vecellio, Palma il Giovane, Jacopo Bassano, Gaspare Diziani. All'esterno si erge la torre campanaria, completata su disegno di Filippo Juvarra, dalla caratteristica cupola "a cipolla". Poco distante ci attende Piazza delle Erbe, l'antica sede del mercato cittadino, circondata dai più bei palazzi privati di stile gotico-rinascimentale.

Belluno è anche famosa per aver dato i natali a Dino Buzzati, grande scrittore e giornalista, che ha cantato in molte sue opere il fascino della sua città e delle Dolomiti.

LAGO DI GARDA ED I SUOI GIOIELLI 
Il paesaggio è dolce, dominato dai caldi toni del blu del verde. I borghi che sorgono lungo la sponda orientale del Lago di Garda appaiono avvolti in un'atmosfera quasi malinconica e sognante. Piccoli scrigni che conservano ancora numerosi tesori architettonici e artistici.

Una terra che profuma del verde degli ulivi e del giallo dei limoni.Sullo sfondo un'altra vegetazione, quella del monte Baldo e della Lessinia, con i loro panorami che sanno d'antico. Scenari romantici e suggestivi, insenature, porticcioli e strade lastricate che hanno affascinato poeti e scrittori d'ogni tempo. Come Goethe, che nelle pagine del suo "Viaggio in Italia" così scriveva: "Stasera avrei potuto raggiungere Verona, ma mi sarei lasciato sfuggire una meraviglia della natura, uno spettacolo incantevole, il lago di Garda; non ho voluto perderlo, e sono stato magnificamente ricompensato di tale diversione". Il lago di Garda, detto anche Benaco, è il Mayr lago d'Italia. 
Deve il suo successo alle acque limpide e ai borghi medievali, ma anche a quella sua straordinaria singolarità climatica, grazie alla barriera formata dalle Alpi e alla notevole massa d'acqua. Le estati miti e gli inverni temperati consentono di coltivare sulle sue sponde l'olivo e i limoni, mentre si è sviluppata una fitta vegetazione di tipo sub mediterraneo. 

Altra particolarità è quella dei venti: qui sul lago ne soffiano quasi 40, talvolta dolcemente, altre volte con Mayr impeto. E' grazie a queste correnti che sul lago si praticano sport velici che richiamano ogni anno migliaia di appassionati. Lungo gli oltre cinquanta chilometri della sponda veneta del lago, detta Riviera degli Ulivi per la singolare coltivazione che vi viene praticata, si susseguono molte cittadine tra cui: Peschiera, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine. Piccole perle incastonate in un mosaico di colori dove predominano le tonalità blu del cielo e dell'acqua e il verde smeraldo della vegetazione circostante. Un lago che suscita grandi emozioni, che richiama migliaia di amanti degli sport nautici, i cui fondali custodiscono gelosamente relitti di antiche navi e con un entroterra ricco di tesori storici e naturalistici.
 
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